Edgar Allan Poe The Horror Gamebook

Sarà passata una mezz’ora o forse addirittura un’ora (avevo infatti difficoltà a tenere nota del tempo) prima che alzassi di nuovo gli occhi. Quello che vidi mi confuse e mi sbalordì. L’oscillazione del pendolo era aumentata di quasi un metro e, come naturale conseguenza, la sua velocità era molto aumentata. Ma quello che mi turbò di più era l’idea che esso era percettibilmente disceso. Ora ero costretto a notare – con quale orrore è inutile dire – che la sua estremità inferiore era formata da una mezzaluna di scintillante acciaio, lunga una trentina di centimetri da un corno all’altro, i corni rivolti in alto e il bordo inferiore sembravano affilati come un rasoio. E come un rasoio sembrava, massiccia e pesante, dal taglio che si andava rastremando al di sopra in una struttura solida e larga. Pendeva da un pesante braccio d’ottone e il tutto ‘sibilava’ quando oscillava nell’aria.

Non ebbi più dubbi sulla sorte che mi era stata riservata dalla perfida ingegnosità dei monaci in materia di torture.

(Edgar Allan Poe, Il Pozzo e il Pendolo)

Il librogame in questi ultimi anni ha vissuto un ritrovato interesse soprattutto grazie all’interessamento di alcune piccole, coraggiose, case editrici indipendenti. Tra queste spicca l’Officina Meningi, “un laboratorio di idee creative specializzato nello sviluppo di narrazioni coinvolgenti e interattive”, come si legge dal loro sito. Loro è il delizioso (e delirante) Edgar Allan Poe The Horror Gamebook, un successo ancora prima di uscire in stampa, finanziato “al 450% su kickstarted” e scritto da Valentino Sergi, apprezzato autore di racconti, graphic novel e saggi (suoi gli imperdibili I demoni di Mike Mignola e Frank Miller – il cavaliere oscuro di Hollywood).

Lo stile di Sergi è uno dei punti forza dell’opera: capace di immergerti come pochi altri negli orrori poeiani, riesce a trasformare la materia, studiata, apprezzata e già conosciuta da tutti gli appassionati della letteratura horror, in qualcosa di diverso, moderno e inesplorato. Più di altri autori che si sono cimentati, fallendo miseramente a volte, nel librogame, Sergi spuria una letteratura come questa, già nel suo DNA ibrida, con il linguaggio tipico del videogioco, soprattutto le classiche avventure grafiche d’inizio anni 80, il mitico Zork o l’italiano Avventure al castello, che, prima della grafica a cartoni animati della Lucasarts, presentavano storie testuali non dissimili per impatto emotivo da quest’opera.

Edgar Allan Poe The Horror Gamebook ci cala, fin dalle prime battute, in un orrore atavico e primordiale: il buio, l’ignoto e i ratti. Lo sentiamo quasi sulla nostra pelle il terrore incontrollato di essere in balia di qualcosa di indefinito e mortale, dai morsi golosi sulla carne dei piccoli roditori, fino a quell’incedere lento e cieco, a tastoni, che ci fa cadere in un pozzo per poi, crudelmente, resuscitare e morire ancora, ancora, nei modi più terribili.

I librogame ci avvertono di solito: “Il protagonista dell’avventura sei tu”, Edgar Allan Poe The Horror Gamebook ci spiega che stavolta non siamo noi, o almeno non sempre, ad essere i protagonisti, ma un avatar che possiamo, a nostro piacere, sacrificare, uccidere, rendere folle. Così, per superare un pozzo invalicabile, si può decidere di morire anche mille volte per creare, con cataste di cadaveri. un comodo passaggio. A che prezzo però? Siamo sicuri che questo non porti a conseguenze terribili anche se “i protagonisti non siamo noi”?

Terrorizzante, misterioso, scritto con un piglio narrativo potente, Edgar Allan Poe The Horror Gamebook innesta, a differenza di molti librogames, uno schema ad enigmi tipico dei punta e clicca alla Myst, capace di rendere così il gioco narrativo ancora più ostico. Non siamo però obbligati a risolverli, possiamo aggirarli seguendo altri nodi della storia, ma questo inficia non soltanto la fruizione dell’opera, banalizzandola, ma anche il nostro viaggio orrorifico, rendendolo più crudele e spinto al parossismo del ciclico game over.

Edgar Allan Poe The Horror Gamebook presenta elementi presi da Il gatto nero, La maschera della morte rossa, Re Peste, La caduta della Casa Usher, Il cuore rivelatore e Il pozzo e il pendolo, con una nota di tragico romanticismo decadente nelle sue pagine, non indegno del modello letterario.

Ad impreziosire il tutto ci pensano le illustrazioni, astratte e bellissime, di Francesco Corli, con i suoi mostri quasi ad acquarello che fanno capolino tra un paragrafo e l’altro. Il suo gatto nero a pagina 71 ha la ferocia folle delle liriche scure e struggenti di Edgar Allan Poe, al quale questo volume è dedicato e ispirato.

In 148 pagine in bianco e nero, 184 sezioni a bivi, una mappa per orientarsi e 4 finali differenti, questo librogame si fa notare per essere uno degli esponenti italiani più originali, dotato di una capacità di coinvolgimento incredibile, un acquisto consigliato per tutti gli amanti del genere.

 

Andrea K. Lanza

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INFOBOX

Edgar Allan Poe The Horror Gamebook

Autore: Valentino Sergi

Copertina e illustrazioni: Francesco Corli

Mappe e simboli: Moreno Paissan

Editore: Officina Meningi

Pagine: 148

Prezzo: €15,00

Per acquistare il volume: https://officinameningi.ecwid.com/

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