Jolt – Rabbia assassina

Capita che ogni tanto Amazon, Disney o Netflix tirino fuori dal cappello a cilindro, un po’ come dei maghi d’altri tempi, dei film buoni, così tanto da farci rimpiangere che abbiano saltato l’uscita in sala.

Alcuni, come nel caso del frenetico Black Windows o del gagliardo ma sottovalutato Crudelia, a cinema ci arrivano, ma in ritardo, fuori tempo massimo, con la tentazione, umanissima per ogni spettatore di “staccare il biglietto” gratis e online, senza neppure l’ansia della mascherina o del contagio.

Altri come Ava con la bellissima Jessica Chastain, Anna dell’adorabile Luc Besson o Senza rimorso del nostro Stefano Sollima, restano purtroppo ancorati tra la non vita di una visione in streaming che scalpita la dignità di uno spettacolo cinematografico alla faccia della tv. A loro modo questi sono prodotti terroristici, pietre tombali di un’idea ormai vetusta, quella del cinema per il cinema, ora, in epoca streaming, fruita, senza essere pirateria, in mille altre forme di godimento, per citare Vasco Rossi, dalle televisioni in 4k e l’impianto sonoro da multiplex ai pc o i telefonini.

Jolt – Rabbia assassina arriva insieme a quest’ondata di eroi che hanno perso il treno per la grande sala, un action concitato, ben girato e pieno di idee gagliardissime che tiene col fiato tirato per la sua (giusta) ora e 30.

A girarlo una donna con il senso del ritmo che ci riporta alla Kathryn Bigelow di quel gioiello anni 90 che era Blue Steele con la ancora scopabilissima Jamie Lee Curtis innamorata di un pazzo furioso, dolce nell’intimità ma pazzo, stupratore e assassino in tutti gli altri campi.

Io Tanya Wexler, classe 1970, non la conoscevo né avevo mai sentito parlare dei suoi lavori precedenti, ma imdb la definisce “pluripremiata regista”. Questo ha acceso il mio interesse, soprattutto per il suo Buffaloed del 2019 che, trailer alla mano, sembra un action di rapine e inseguimenti appetitoso come un Big Mc unto di bontà. In più, come voler male ad un’autrice che, nelle sue note biografiche, scopriamo avere un cane di nome Snoopy?

Tanya gira, come detto molto bene, sublimando un budget che, malgrado un cast che annovera uno Stanley Tucci un po’ distratto e una Susan Sarandon in un cammeo di cinque secondi, dovrebbe per forza far percepire la miserabilità di una produzione statunitense in Bulgaria. Né più né meno di un Van Damme in fase elemosina. Invece la Wexler è una diavolessa, spinge la mdp in riprese vertiginose, la butta nell’eccesso di trovate e invenzioni, di finezze registiche e cromatismi della fotografia, a metà tra lo Tsui Hark di Double Team e il John Woo di Hard Boiled, soprattutto quando decide di girare una sparatoria in una nursery d’ospedale con i bambini che volano e vengono presi al volo come palloni da basket. E, come nei classici di Hong Kong, Jolt annulla il divario tra buoni e cattivi.

WOW.

Certo alcuni combattimenti sono palesemente controfigurati come neanche le più orribili produzioni di ciccio pasticcio Seagal, di spalle con stunt col parruccone, ma il film è così gagliardo e divertente che ci passi sopra, soprattutto quando a menare è la quarantasettenne Kate Beckinsale che ha azzerato il tempo, fermandosi ai 25. Dannata vampira Selina!

Chiederle anche di saper combattere è forse troppo, ma il suo personaggio è così fuori di testa, psicopatico e deliziosamente imperfetto nell’umanità che ti sei già innamorato di lei, di Kate e della sua Lindy. D’altronde chi nella vita non si è mai arrabbiato da perdere il controllo? La Beckinsale però qui è oltre: un’iraconda cronica che usa una specie di elettroshock portatile per calmarsi.

Quindi quando questa specie di Rambo in gonnella appena uscito dal Vietnam, squilibrato tanto da idealizzare la sua furia in visioni omicide che sopprime sul nascere, cade in amore, un po’ tu, spettatore grezzo e senza sentimenti, ti senti una scolaretta davanti a Pretty Woman. E parteggi per lei, ti perdi a fantasticare, in una splendida scopata di elettroni e cavalcate amazzoni, un lieto fine alla Harmony serie rosa fucsia. Solo che il mondo degli action è crudele, Yippee Ki Yay signorinella, e la trama dolce diventa un revenge movie in cui una ragazza innamorata deve vendicare un uomo appena incontrato, ucciso sembra dalla MAFIA. Così non ci sono fiori o funerali, ma macchine rubate e spinte al massimo in una strada trafficata, pestaggi dove sono gli uomini grandi e machi a prenderle anche (e soprattutto) nelle palle. L’amore può fare qualsiasi cosa, si dice, e la nostra Kate scalerà persino un palazzo a mani nude. Non proprio roba da educande.

Jolt – Rabbia assassina non è esente da difetti e se si è sgamati arriverete prima della fine a risolvere il mistero della trama, ma è soprattutto un buon B movie d’azione che un tempo sarebbe potuto uscire diretto in vhs facendoci saltare di gioia dalla poltrona.

Tra gli attori segnaliamo un tenero Bobby Cannavale nei panni di un poliziotto che corteggia goffamente la protagonista, e un meno convincente Jai Courtney, un abbonato ai big budget made in Bulgaria grazie al mediocre Die Hard 5, qui nel ruolo del (forse) sfigatissimo fidanzato ammazzato.

Meglio di cosacce incensate come Atomica bomba, e con un finale che ci prepara ad un ancora più folle, sembra, capitolo secondo. Questo nelle logiche da cortocircuito di un film sbarcato in tv e quindi già telefilm serializzato.

In qualsiasi modo un film adorabile.

Andrea K. Lanza

TRAILER

CAST & CREW

Jolt – Rabbia assassina

Regia: Tanya Wexler

Interpreti: Kate Beckinsale, Stanley Tucci, Lili Rich, Susan Sarandon, Jai Courtney, Bobby Cannavale, David Bradley, Laverne Cox, Christian Brassington

Durata: 91 min. USA, 2021

Genere: Azione

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